Laboratorio Federici
Intagliatore al lavoro

Intaglio del legno

L’importanza della disciplina dell’Intaglio del legno si evidenzia con la nascita nel XIV secolo di una Corporazione degli intagliatori in cui potevano registrarsi e in cui si iscrissero artisti dello scalpello di non mediocre valore. Per ben sei secoli, precisamente dal secolo XIV al secolo XIX, l’intagliatore fu indispensabile e desiderato collaboratore di tutti gli architetti costruttori di chiese e di palazzi. Se al principio del secolo XIV l’architetto richiedeva all’abile intagliatore per lo più mensoloni e travature sommariamente intagliate e policromate a sostegno e ornamento di soffitti, verso la fine del secolo il pittore di grande fama affida all’intagliatore la propria tavoletta dipinta per renderla più splendente d’oro e di colori. Il Lavoro degli intagliatori è sempre stato in perfetta armonia con i dipinti, anche quando le norme del gusto erano dettate da artisti di altissimo livello come Guercino, Guido Reni e i Carracci. L'arte dell'intagliatore è stata ed è tuttora soprendente quando essa è in grado di far risaltare al massimo la magniloquenza di dipinti di grandi maestri del pennello , senza alterare l’armonia del quadro. Qualche mascherone, qualche conchiglia, qualche cartella dalle morbide volute collocate alla metà e agli angoli del telaio arricchiscono la cornice con equilibrio. Il massimo del virtuosismo dell’arte decorativa dell’intagliatore si raggiunge durante l’epoca barocca, tempi in cui, architetti, pittori, scultori ed intagliatori non da meno si lanciano nella sfida di superare se stessi elaborando forme artistiche talvolta eccessive, in alcuni casi pesanti, ma pur sempre controllate dall’abile sapienza di un grande maestro artigiano che limitando e dosando gli elementi dell’ornato ha contribuito a dar vita a uno degli stili artistici più interessanti e carichi di maestria di tutti i tempi.

Intaglio di ornati su legno Intaglio di ornati su legno

A partire dall'epoca Barocca e per tutto il 700 la figura artistica dell'intagliatore diviene tanto importante quanto quella dello scultore. Dopo l'intaglio dello stile Barocco è l'intaglio dello stile Roccocò settecentesco ad essere oggetto di ricerca dell’intagliatore, sul cui banco da lavoro si moltiplicano gli strumenti da utilizzare: gli antichi scalpelli e le vecchie sgorbie quasi scompaiono nella massa delle nuove taglienti lame a sua disposizione. All’esuberanza, allo sfarzo ornamentale del 600, tutto incentrato sul volume e sul movimento delle forme , si sostituisce la preziosità dei piccoli intagli, il bassisimo rilievo quasi cesellato e le smerlature aeree.

Nella foto sopra e nelle foto sotto Intagliatori del Labortorio Federci al lavoro

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